Pagine

domenica 24 febbraio 2013

Omlette farciti


Ecco  a voi amiche e amici che stasera avete poco tempo per preparare la cena, un’idea facile e veloce per mettere a tavola grandi e piccini.
Ps. questa ricetta la dedico al mio amico Edoardo che vorrebbe imparare a fare gli omelette.

Ingredienti per 4 persone
4 uova intere
Sale
2 cucchiai rasi di farina
Latte quanto basta per fare la pastella

Sbattete le uova aggiungete la farina e il sale, aiutatevi con una frusta per non fare grumi e aggiungete poco alla volta il latte così da ottenere una pastella densa.






Preparate una padellina antiaderente ungetela con poco olio e fate gli omelette.








Disponete le frittatine su un piatto e farcitele a piacere con:
crescenza e prosciutto cotto
oppure
stracchino e mortadella





avvolgete su se stesso l’omelette e servite tiepido con un’insalatina fresca.



A vostro gusto potete passare in forno qualche minuto l’omelette affinchè il formaggio si scaldi e fonda un po’.


E la cena è servita!!

domenica 17 febbraio 2013

Merenda genuina


Oggi pomeriggio avevo voglia di coccolarmi un po’, la ricetta che vi presento è la mia colazione e merenda preferita.



E’ sana, facile da preparare e fa tanto bene alla salute, allo spirito e al palato.


Nel mio freezer ci sono sempre alcune fette di pan brioche fatto da me con il lievito madre, (un giorno vi spiegherò bene il lievito madre), voi potete usare del pan brioche dalla più nota marca.

Ne tosto una fetta nel tostapane, poi spalmo sopra un generoso strato di ricotta vaccina cremosa e una bella gocciolata di miele di corbezzolo.

Mi piace molto il contrasto un po’ amarognolo di questo miele con la dolcezza della  ricotta; se preferite un gusto più amabile o dovete preparare una merenda adatta ai bimbi, potete usare il miele di acacia. In questi giorni piovosi e freddi non manca mai alla mia merenda una tisana calda, cannella e arancia la mia preferita, se la merenda è per i vostri bambini potete fare un te deteinato o un karkadè.

E allora buona merenda!!

lunedì 11 febbraio 2013

Cassoni alla bietola


Ecco a voi una ricetta tipicamente romagnola. 
E’ anche un ottimo modo per fare mangiare le verdure ai bambini.
L’impasto è quello classico della piadina, quindi se non avete tempo di fare i cassoni ripieni, con questa ricetta potrete ricavare della ottime piadine. Io di solito ne faccio tante, le cuocio e le congelo così le ho pronte per fare merenda quando ne ho voglia; le  scaldo in una padella antiaderente a fiamma bassa, oppure uso un tostapane, e per magia sono perfette come appena fatte.

Per l’impasto della piadina:
500 g. di farina
1 cucchiaio di strutto sciolto nel microonde
Un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate
Mezzo cucchiaino di bicarbonato
Acqua per impastare
Lavorate bene l’impasto che deve risultare liscio ed elastico, fate delle palline e stendetele con il mattarello cercando di dare il più possibile la forma rotonda alle piadine.
Se volete realizzare solamente le piadine decidete voi lo spessore che desiderate.
Volendo fare i cassoni ripieni, vi consiglio di stendere  la pasta a circa mezzo centimetro di spessore, in modo da avere una grossezza finale adatta al ripieno e  alla cottura in padella.

Per il ripieno:
foglie verdi di bietola tagliate a striscioline condite con olio e sale, pepe e passate al microonde per 2 minuti, fate sgocciolare le bietole in uno scolapasta per almeno mezzora prima di utilizzarle.
Preparate della scamorza dolce e affumicata e affettatela a quadretti piccoli.
Mescolate le bietole, i formaggi aggiungete un cucchiaio di parmigiano. Riempite i dischi di pasta.
Richiudete bene i cassoni, fate molta attenzione e utilizzate anche un forchetta per sigillare bene i bordi, il rischio è che il ripieno esca.



Cuocete in padella antiaderente calda, con una fiamma media sotto, rigirate più volte i cassoni in modo che prendano calore uniformemente. 





Quando saranno ben cotti potete servirli.




Una volta le piadine e i cassoni si cuocevano sul testo di terracotta, che oggi purtroppo non si trova più, se ne avete uno ricevuto in eredità utilizzatelo,  la cottura su pietra refrattaria non ha confronti.
Io uso una piastra di alluminio spesso che ho comprato al supermercato, vi confesso che la cottura su questo attrezzo non è male. In alternativa potete usare una padella antiaderente, ma fate attenzione alla fiamma che non sia  troppo aggressiva, il rischio è di bruciare esternamente i cassoni e lasciarli crudi dentro.


Vi faccio i miei complimenti per il lavoro fatto e fatemi sapere come vi sono venuti i cassoni alla bietola!
Buon appetito!

martedì 5 febbraio 2013

Sformatini di cavolfiore


Oggi parliamo di un altro ortaggio di stagione e poco costoso, il cavolfiore.
A mio parere è un vegetale molto bello, il più comune e conosciuto si trova di colore bianco, ce n’è un altro tipo che si trova soprattutto al sud ed è verde chiaro con le cime appuntite come piccoli coni, viene comunemente chiamato cavolo romano.
Il cavolfiore ha notevoli proprietà: innanzitutto ha poche calorie, è ottimo per coloro che stanno attenti al peso corporeo, mangiato lessato condito con sale e olio oppure crudo in pinzimonio, riempie lo stomaco e sazia l’appetito. Contiene principi attivi  antinfiammatori e antibatterici e, da non sottovalutare la presenza di fosforo, calcio, potassio e zinco.

Ecco la ricetta, facilissima:
Lessate mezzo cavolfiore bianco in acqua
Quando sarà lessato bene, scolatelo e tenetelo da parte a raffreddare.
Frullare il cavolfiore con un frullatore ad immersione, poi aggiungete all’impasto:
80 g. di ricotta vaccina
due o tre cucchiai di parmigiano
2 uova
noce moscata
1 tazzina da caffè di panna liquida.
Mettete l’impasto in uno stampino di alluminio monoporzione unto di olio.
Cuocete gli sformatini a bagnomaria in forno a 180° per 20 – 30 minuti.
Una furbata che io utilizzo spesso: questi sformatini si possono congelare da crudi e quando ne avrete bisogno basterà scongelarli lentamente in frigorifero e cuocerli a bagnomaria con descritto sopra.



L’occasione d’uso di questa ricetta può essere come antipasto per una cena, oppure un secondo da utilizzare in famiglia accompagnato con altre verdure gratinate o un’insalata fresca, oppure può essere un contorno raffinato per una cena con un secondo a base di carne, brasato o arrosto.